TG 03.06.10 Rapporti tra Procura e Stampa: nota della Direttora

2011-09-13 41

Nell'anno bollente della Procura di Bari adesso spuntano le giornaliste. E si parla pure di stalking in conseguenza della conoscenza di una di queste avuta con il tenente colonnello Paglino, per ottenere notizie relative a delicate inchieste come quella del giro di escort gestito da Giampaolo Tarantini e dell'indagine di Trani sull'Agicom. Nell'ordinanza infatti il gip Di Paola non ha riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza, perchè "vi era quel rapporto di conoscenza di cui sopra, ed una propensione da parte della giornalista a chiedere e ad ottenere notizie su indagini in corso". In pratica, il dubbio è che la giornalista sia stata realmente vittima della persecuzione compiuta dall'ufficiale anche perchè subito dopo le presunte molestie ricevute, avrebbe nuovamente cercato il tenente colonnello per avere le notizie. Insomma, pur di ottenere anticipazioni sulle inchieste, avrebbe superato quello stato d'ansia e di paura proprio di chi è vittima di stalking. Ebbene, tale indicazione ci deve far riflettere. Forse aveva ragione il Procuratore Antonio Laudati che all'indomani del suo insediamento aveva chiesto maggiore rigore e controllo nella gestione dei rapporti tra stampa e procura. La categoria, allora, a dire il vero non gradì. Perchè scoprire che gli scoop possono nascere da amicizie vere o presunte con chi conduce importati indagini, diciamolo, non è proprio edificante agli occhi di chi si aspetta da un giornalista il buon esempio. Oggi noi tuteliamo la privacy della collega coinvolta in questa storia ed esprimiamo pure solidarietà per un reato odioso e grave come quello dello stalking, ma ci aspettiamo che da domani dalla procura ci venga chiarito anche il ruolo avuto dalla stampa in questa vicenda, visto che l'inchiesta è solo all'inizio. Fare buon giornalismo vuol dire lavorare per la verità; Vuol dire anche non tollerare il principio che, soprattutto in un ambito come quello giudiziario, esistano i giornalisti furbi che filmano e fotografano gli atti secretati, e quelli sfigati che stanno dietro le porte ad aspettare di poter parlare con il procuratore e i magistrati rispettando il lavoro altrui; Vuol dire chiedere giustizia sempre e comunque verso chi commette degli illeciti. Ovviamente il discorso vale per tutti: che si tratti di finanzieri, poliziotti, politici e... purtroppo anche di giornalisti. 

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