Reggio Calabria - ‘40 persone, tra cui il sindaco e tre assessori di Marina di Gioiosa Ionica, nel Reggino, e un poliziotto, sono state arrestate dalla polizia nell’ambito dell’operazione “Circolo Formato” contro la cosca Mazzaferro della ‘Ndrangheta. Associazione a delinquere di stampo mafioso, questa l’accusa principale contenuta nei provvedimenti emessi dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ed eseguiti dalla squadra mobile, diretta da Renato Cortese, dal commissariato di Siderno, diretto dal vicequestore aggiunto Stefano Dodaro, e dallo Sco (Servizio centrale operativo) di Roma. Secondo gli inquirenti, la cosca Mazzaferro avrebbe influenzato le elezioni amministrative del 14 aprile 2008 nel piccolo centro sulla costa del Mar Ionio (circa 7mila abitanti), che sancirono la vittoria della lista civica “Uniti per Gioiosa Jonica” di cui facevano parte il sindaco Rocco Femia, 52 anni, e i tre assessori ai lavori pubblici, alle politiche sociali e all'ambiente. Dopo le elezioni, l’amministrazione comunale avrebbe poi fatto in modo di affidare Successivamente alla sua elezione, l'Amministrazione avrebbe fatto in modo di affidare una serie di appalti pubblici a soggetti riconducibili alla cosca.
Per il poliziotto arrestato, Franco Avenoso, in servizio al commissariato di Siderno, sposato con la cugina di uno degli arrestati, l’accusa è di rivelazione di notizie coperte da segreto investigativo. "L'ennesima prova di quello che diciamo da anni, ovvero che c'è un'intima connessione tra 'ndrangheta e certa politica. La 'ndrangheta vota e fa votare. E non è né di destra né di sinistra", afferma il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il quale, in vista della tornata elettorale del 15 e 16 maggio, auspica "che gli arresti di oggi facciano riflettere cinque minuti i candidati a stare lontano dalla 'ndrangheta. Anche se non è escluso che in qualche caso i giochi siano già fatti". (03.05.11)