Kill me please è uno dei film più politicamente scorretti e macabramente super divertenti che arriva, come si conviene in un concorso che si rispetti alle battute finali del Festival di Roma in un bianco e nero d’autore -costava molto meno- smitizza il regista, il misterioso Olias Barco che ci regala 97 minuti di puro godimento anche se a ben pensare sull’argomento dolce morte, eutanasia o comunque vi piaccia chiamarla, non c’è proprio niente da ridere.
Mariangiola Castrovilli
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