Wow! È proprio il caso di dirlo. Quando lo chef danese Rasmus Munk mostra i suoi piatti agli aspiranti cuori, la loro reazione stupita è anche la nostra. Guardate il video qui sopra e capirete perché. La decima puntata di MasterChef Italia è tutta da divorare... con gli occhi. Siamo giunti alle fasi finali di questa edizione del talent culinario di Sky. Manca davero pochissimo alla finale che decreterà il nuovo MasterChef. Dopo stasera, infatti, rimarranno solo in 5.
Gli ospiti speciali della decima puntata di "MasterChef Italia"
Ma i due episodi, in onda su Sky Uno (in streaming su Now e sempre disponibili on demand) verranno ricordati per la presneza di due star della cucina internazionale. La pluristellata chef francese Hélène Darroze (3 stelle Michelin a The Connaught di Londra, 2al Marsan di Parigi e 1 a Villa La Coste in Provenza) è di quelle che hanno cambiato la storia della cucina mondiale negli ultimi decenni.
E lo chef danese Rasmus Munk, 2 stelle Michelin col suo ristorante Alchemist a Copenaghen. Inserito all’ottavo posto dei World’s 50 Best Restaurants per la sua filosofia visionaria e all’avanguardia che va oltre il semplice piatto e assicura un viaggio coinvolgente e multisensoriale ai commensali. Grazie a lui, l’Invention Test ha acceso i riflettori sulla cucina olistica e immersiva. Il momento della presentazione dei suoi piatti 1984, Chi è nato prima e L’urlo è stato uno spettacolo, capace di lasciare i cuochi amatoriali senza parole.
Cosa è successo negli episodi 19 e 20 di "MasterChef"
A MasterChef Italia i cuochi amatoriali affrontano gli ultimi ostacoli che li separano dal gran finale. Nella serata di ieri i giudici Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo hanno messo a punto prove stellari per testare la preparazione e la tempra dei sette aspiranti chef ancora in gara. Lo hanno fatto attraverso una “teen” Mystery Box, che ha risvegliato in loro l’animo folle e spensierato dell’adolescenza con sette ospiti adolescenti molto speciali. E con una “pioggia di stelle” per Invention Test e Skill Test grazie alla presenza di Rasmus Munk e Hélène Darroze
La Mystery Box adolescenziale
La Mystery Box è stata un vero e proprio salto indietro nel tempo. I cuochi amatoriali hanno collaborato con il loro “baby alter ego”. Ovvero 7 giovani studenti degli Istituti Alberghieri che hanno affiancato i “grandi” durante una speciale cucinata a staffetta con cambio in postazione ogni 10 minuti, fino al completamento dell’ora. Con una cucinata a quattro mani nell’ultimo slot a disposizione. L’obiettivo della prova “intergenerazionale” era dimostrare di saper insegnare le nozioni culinarie apprese e confrontarsi con l’io adolescenziale, trasmettendo correttamente l’idea del piatto e le giuste indicazioni.
A disposizione baby ingredienti: patate novelle, primosale, spinacini, rossetti, baby banane, controfiletto di tacchino, fiori di zucca, papaya verde, peschiole e ciauscolo (salame non stagionato).
L'Invention Test e lo Skill Test stellati
Il successivo Invention Test ha acceso i riflettori sulla cucina olistica e immersiva alla presenza dello chef Rasmus Munk. Il danese ha prima presentato tre sue spettacolari creazioni (1984, Chi è nato prima e L’urlo), poi, per ciascuna, ha selezionato l’ingrediente più rappresentativo (rispettivamente gamberetti di fiordo, zafferano, teste e collo di gallina) e un paniere di prodotti molto complicati con cui gli aspiranti chef hanno dovuto cucinare.
L’ultimo Skill Test di questa edizione ha accolto in Masterclass Hélène Darroze. Nel primo step, in 60 minuti di tempo i cuochi amatoriali hanno cucinato un piatto creativo con il coniglio e una salsa a base di senape, gli ingredienti principali della reinterpretazione del coniglio con la senape illustrata dalla chef francese. Nel secondo, invece, in 45 minuti hanno dovuto equilibrare l’ingrediente principale del signature dish di Darroze, la spezia tandoori, con uno dei prodotti assegnati loro dal concorrete che aveva vinto la prova precedente.
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