Lo scontro tra poteri dello Stato è al centro della nuova puntata della video rubrica «Palomar» di Antonio Polito, ora che la Procura di Perugia ha aperto un’inchiesta sulla denuncia dei servizi segreti al procuratore capo di Roma. «Un unico assoluto nella storia della Repubblica – nota - A loro volta, i vertici del governo sono indagati presso il Tribunale dei ministri su iniziativa del procuratore capo di Roma che ha trasmesso a quel tribunale gli atti della denuncia di un cittadino. Nel frattempo, la Corte penale internazionale dell'Aja ha aperto un fascicolo sull'Italia. Anche questa è una prima assoluta». Intanto si infittisce il mistero sul possibile uso di strumenti di spionaggio nei confronti di giornalisti e militanti antigovernativi: «Non è ancora chiaro perché, poco prima che tutto questo cominciasse, Elisabetta Belloni si sia dimessa dai vertici dal vertice del Dipartimento per le informazioni sulla sicurezza». A queste vicende, Polito sovrappone il ricordo del ‘metodo Letta’ dei governi Berlusconi: «Gestiva i rapporti con il Deep State con discrezione e silenzio – spiega - Probabilmente anche Gianni Letta avrebbe riconsegnato al-Masri ai libici, ma forse l'avrebbe fatto con meno clamore, e magari avrebbe anche consultato preventivamente i vertici delle opposizioni. Savoir faire, mediazione, sarebbero serviti anche per gestire meglio il caso Belloni». «Il governo Maroni Meloni, in cui il ruolo è ricoperto da un rigoroso ex magistrato come Alfredo Mantovano – conclude -, deve ancora dimostrare di averne trovato uno alternativo e migliore. Il finale di questa partita in corso ci dirà se ci è riuscito».