Incendio Ciampino, divieto dimora a 36enne arrestato

2025-02-06 2

Il 36enne cittadino georgiano arrestato dopo l’irruzione nella torre di controllo dell’aeroporto di Ciampino, è tornato in libertà con restrizioni. Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, ma solo per incendio colposo, lasciando cadere le accuse più gravi di attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Per lui è stato disposto il divieto di dimora a Roma, in attesa del processo, fissato per il 2 aprile.

Secondo la ricostruzione, l’incendio che ha paralizzato il traffico aereo della Capitale per ore sarebbe stato causato da un corto circuito, innescato involontariamente dall’uomo dopo aver danneggiato alcuni macchinari all’interno della torre. L’episodio è avvenuto dopo una colluttazione con due operatori, uno dei quali è rimasto ferito in modo lieve. L’uomo avrebbe agito in stato confusionale, senza un apparente movente chiaro.

In aula l’uomo ha dichiarato di non ricordare nulla dell’accaduto. «Mi sono ritrovato ammanettato, non so cosa sia successo», ha spiegato. Arrivato in Italia da pochi giorni, era diretto a Pistoia, dove vive sua madre, e si preparava a ripartire. La sua deposizione è stata seguita con attenzione dal console della Georgia in Italia, presente in tribunale per monitorare il caso.

Intanto, i passeggeri coinvolti nel caos dei voli attendono risposte su eventuali rimborsi e risarcimenti.