L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno sconterà 22 mesi in carcere per traffico di influenze nell’ambito dell’inchiesta "Mondo di Mezzo". Il Tribunale di Sorveglianza ha revocato il regime alternativo di pena dopo aver riscontrato violazioni, come incontri con pregiudicati e spostamenti non autorizzati per promuovere il suo movimento politico.
Alemanno, che aveva ottenuto l’affidamento ai servizi sociali presso una comunità gestita da Suor Paola, è stato accusato di aver abusato delle libertà concesse. Durante i suoi viaggi non autorizzati, avrebbe partecipato a incontri politici mascherati da appuntamenti lavorativi. Queste azioni, unite a frequentazioni con persone pregiudicate, hanno aggravato la sua posizione.
La decisione del tribunale ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni sostengono che la misura carceraria sia eccessiva, altri ritengono che rappresenti un segnale necessario contro chi abusa della fiducia concessa dalla giustizia. La difesa, tramite l’avvocato Cesare Placanica, ha sottolineato il sovraffollamento delle carceri e l’impatto della detenzione sulla vita dell’ex sindaco, chiedendo misure alternative. Tuttavia, i giudici hanno ribadito la gravità delle infrazioni.