Giorno della Memoria, a Milano nuove pietre d’inciampo: la storia di Alfredo, morto a 9 anni ad Auschwitz

2025-01-23 53,334

(LaPresse) Tra le iniziative promosse dal Comune di Milano in occasione del Giorno della Memoria c'è la posa di 26 nuove pietre d'inciampo, che saranno collocate tra il 23 gennaio e il 13 marzo, portando il totale in città a 224. Tra le pietre posate giovedì 23, particolarmente significativa è quella dedicata ad Alfredo Winter, un bambino di soli 9 anni. Il piccolo fu prelevato insieme alla madre, Meta Marie Kuh, e alla nonna, Karoline Meyer, dall'appartamento di via San Felice 12, in zona Porta Vittoria. Tutti furono deportati nel campo di sterminio nazista di Auschwitz e nessuno fece ritorno.
«La scelta di collocare le pietre d'inciampo davanti alle abitazioni ha un valore simbolico profondo, perché la casa rappresenta il legame con la vita prima dell'arresto e della deportazione. Questo gesto crea un mosaico diffuso in tutta la città, intrecciando storie uniche e irripetibili», spiega la professoressa Alessandra Minerbi, presidente del Comitato Pietre d'Inciampo di Milano. «Dobbiamo continuare a studiare e ricostruire dettagli, informazioni e verità - prosegue Minerbi - perché ogni pietra racconta un frammento del progetto sistematico di annullamento delle differenze e delle libertà. Ricordare è quindi un dovere».

Oltre alla famiglia Winter, le nuove pietre d'inciampo commemorano altre vittime milanesi: Carlo Ciocca in via Palmieri 18; Luigi Negroni e Paolo Volpi in via Palmieri 22; Adriano Pogliaghi in via Zumbini 39; Luigi Bertacchi in via Lodovico il Moro; Aldo, la piccola Elena Emilia di 3 anni e Italo Levi in via Donatello 26/A; lo studente di Brera Francesco Besso in via Sant'Antonio 1; e Renato Levi in via Fatebenefratelli 12.