L’allarme sicurezza sulle infrastrutture ferroviarie italiane si intensifica. Sabato, ignoti hanno tentato di accedere a una cabina elettrica nella stazione Aurelia di Roma, fondamentale per la circolazione dei treni, cercando di sfondare la porta blindata che custodisce i macchinari. Alla fine non ci sono riusciti ma un’eventuale manomissione, hanno specificato dalle Fs, avrebbe causato impatti significativi sul traffico ferroviario. Sebbene il tentativo di effrazione sia stato interrotto prima che causasse danni, l’episodio ha confermato i timori delle Ferrovie Italiane, che parlano di attacchi coordinati per destabilizzare il sistema.
Negli ultimi giorni sono stati segnalati diversi episodi sospetti, tra cui guasti alla linea dell’Alta Velocità Roma-Firenze e atti vandalici su infrastrutture chiave. Il ministro Salvini ha dichiarato che informerà il Parlamento per chiarire la portata della minaccia e discutere delle misure di protezione.
Le indagini coinvolgono la polizia ferroviaria e i servizi di sicurezza delle Fs, che hanno intensificato i controlli sui punti nevralgici. Tra le piste seguite, il sabotaggio da parte di gruppi anarchici e il furto di rame, fenomeni che hanno già causato danni rilevanti alla rete ferroviaria. Il caso assume connotazioni politiche: opposizioni e maggioranza si scontrano sull’efficacia delle misure adottate, mentre il dibattito si accende sui social e in Parlamento.