Roberto Scarnecchia, ex calciatore della Roma e chef stellato, è al centro di un caso giudiziario per peculato. L'accusa riguarda l’appropriazione indebita di 60mila euro, avvenuta attraverso una serie di bonifici dalla società Nazareno, poi finita in liquidazione. Scarnecchia, difeso dall’avvocato Corrado Ciconi, avrebbe trasferito somme rilevanti sul suo conto personale e su quello di un ristorante di cui era amministratore unico.
La vicenda, risalente al 2019, mette in ombra la carriera di successo dell’ex sportivo, oggi noto volto televisivo. Secondo la Procura, i bonifici erano giustificati da causali ambigue, come il pagamento di servizi mai resi. La Nazareno, specializzata in ristorazione, ha avuto vita breve, ma il caso solleva interrogativi sul ruolo di Scarnecchia nella gestione finanziaria dell’azienda.
Le udienze promettono di far luce sui dettagli, con la difesa pronta a dimostrare la legittimità delle operazioni. Intanto, il caso ha acceso i riflettori sulla responsabilità degli amministratori in contesti aziendali complessi.