Con 6 nuovi episodi, è arrivato su Rai 1 Un passo dal cielo 8. La fiction prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, va in onda tutti i giovedì, in prima serata e in contemporanea streaming su RaiPlay. La prima puntata, trasmessa il 9 gennaio, ha superato i 4 milioni e 200.000 telespettatori. Un successone, grazie come sempre al perfetto mix di temi "universali e attuali", storie personali e vicende private. A cui si aggiunge lo scenario da favola nella natura, tra le montagne. Dove si muovono i fratelli Nappi, Vincenzo e Manuela, interpretati ancora da Enrico Ianniello e Giusy Buscemi.
In questa nuova stagione c'è ancora più attenzione al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia del pianeta. Giusy Buscemi: «Un passo dal cielo è l'unica serie in Italia che parla di ambiente, di ecologia, e lo fa con un linguaggio sempre nuovo, che entra nelle case delle persone attraverso le storie dei personaggi». Nella serie (una produzione Lux Vide, società del Gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction) diretta da Alexis Sweet e Laszlo Barbo, tornano anche Marco Rossetti nei panni del misterioso Nathan, Serena Iansiti in quelli di Carolina e il simpatico Huber interpretato da Gianmarco Pozzoli. Ci sarà un colpo di scena e tra i nuovi personaggi c'è anche quello di Stephen Anderssen, un ricercatore trasferitosi a San Vito di Cadore per cercare di salvare il ghiacciaio che si sta sciogliendo, interpretato da Raz Degan. «Il mio personaggio vuole salvare il mondo in un senso. Dall'altra parte vuole fare pace con se stesso, curare una ferita di questa storia che lo tormenta da tutta la vita e sulla montagna trova un raggio di luce che punta proprio alla sua anima. Rispecchia molto l'intimità che abbiamo noi con i nostri demoni». Una serie che continua ad appassionare con il suo mix di giallo e family, con personaggi a cui il pubblico ormai si è affezionato, come quello del vicequestore Nappi. E con un team che, nella realtà, lavora insieme, quasi tutti, da molti anni. «Questa grande idea di famiglia è una cosa quasi rivoluzionaria. Il mondo va tutto da un'altra parte, le tensioni intorno a noi sono potentissime. Ritrovarsi in questo nucleo di amici, anche se per finta, perché poi ognuno fa la sua vita, è un piccolo toccasana».