Alex Cotoia: «Voglio proseguire gli studi, ora spero in una normale quotidianità»

2025-01-13 14,079

In Tribunale, a Torino, le prime parole pronunciate da Alex Cotoia subito dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dai giudici della Corte d'assise d'appello. In primo grado Alex era stato assolto per legittima difesa, poi appello condannato a 6 anni, 6 mesi e venti giorni di reclusione (condanna annullata dalla Cassazione). «Sono un sacco frastornato, non sono giornate facili queste. Non mi ero fatto aspettative, ma ora festeggerò con la mia cagnolina: Zoe. Mia madre e mio fratello saranno felicissimi, lei non l'ho ancora sentita: sicuramente ci abbracceremo». E nel futuro cosa c'è? «Spero la normale quotidianità, niente di speciale. Un proseguimento degli studi e trovare il mio posto nel mondo, che sia qui o all'estero. Ho quasi 25 anni, vediamo». Il delitto è avvenuto il 30 aprile 2020, all’epoca Alex aveva 18 anni: colpì il genitore 34 volte, usando sei diversi coltelli, per difendere la madre dalle violenze del padre, un padre-padrone che avvelenava la quotidianità della famiglia.