La notizia è di quelle liete: Sabrina Salerno ha concluso il suo ciclo di radioterapia, annunciando con sollievo la fine di un percorso iniziato lo scorso dicembre. La cantante ha raccontato la sua esperienza sui social, descrivendo la terapia come impegnativa, soprattutto a livello psicologico. «Fisicamente non ho avuto grandi problemi, ma mentalmente, l’idea di pensare ogni sera a quello che ho avuto, mi agitava un po’», ha spiegato ai suoi follower.
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Sabrina Salerno, la diagnosi e l'intervento chirurgico
La scoperta del tumore risale a settembre 2024, quando una mammografia di routine ha evidenziato un nodulo maligno al seno. Dopo la diagnosi, Sabrina si è sottoposta a una quadrectomia, un intervento che ha rimosso la parte interessata preservando il seno. Un'operazione delicata, che la cantante aveva affrontato con timore: «Ho avuto paura di morire», aveva confessato. Da quel momento è iniziato un percorso che l’ha messa a dura prova, ma che ha affrontato con determinazione.
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La radioterapia
Il 9 dicembre scorso, Sabrina Salerno ha iniziato la radioterapia, un trattamento che si è concluso esattamente un mese dopo. Durante questo periodo, ha trovato conforto nel sostegno ricevuto da chi aveva già affrontato un'esperienza simile alla sua. «Mi sono aggrappata ai commenti e ai consigli di chi c’era già passato», ha dichiarato. La cantante ha sottolineato come sia stata fondamentale una mentalità positiva per superare i momenti più difficili.
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La routine come alleata e un messaggio di forza
La palestra ha giocato un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio durante la terapia. L’ha definita una «grande alleata» in questi mesi, documentando spesso i suoi allenamenti. La possibilità di continuare le sue attività fisiche è stata per lei una fonte di stabilità e normalità, nonostante le sfide. Ora che la radioterapia è terminata, Sabrina Salerno ha la forza di guardare a quello che è stato: «Alla fine, la mia positività e il mio atteggiamento hanno fatto sì che riuscissi, in maniera costante, ad avere una buona attitudine nei confronti di questo percorso. Grazie a tutti, davvero».
