«Sono Robbie Williams, sono una delle più grandi pop star al mondo. Ma la mia storia non può essere raccontata in modo ordinario. Mi sono sempre visto un po' meno evoluto... quindi è così che mi vedrete», ha detto la star del pop britannico presentando Better Man di Michael Gracey (nei cinema). Il suo biopic, che arriva dopo il la docuserie su Netflix del 2023. E le tante, eccellenti, collaborazioni a colonne sonore (Il diario di Bridget Jones e il sequel. De-Lovely, Johnny Englishm Alla ricerca di Nemo, X-Men L'inizio, I tre moschettieri, Cars 2). Per il regista, «l'intero film è un sogno impossibile» e lo stesso cantante ha detto di non aver capito come è stato realizzato. Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival nella sezione Gala, scritto e diretto da Michael Gracey (The Greatest Showman), il film ripercorre la carriera di Robbie Williams. Dall'esordio con i Take That, boy band idolo dei teenagers Anni 90, al successo da solista con più di 80 milioni di dischi venduti, attraversando alti e bassi personali e professionali. Nel film è rappresentato da una scimmia, realizzata in CGI, scelta che mette in luce le contraddizioni psicologiche di uno showman, tra talento e carisma e fragilità. Spiega il regista, australiano: «Per iniziare, Williams stesso è stato scansionato digitalmente e i suoi movimenti sono stati catturati mentre eseguiva una canzone del film. In questo modo la produzione ha potuto fare riferimento alle sue espressioni facciali, ai suoi manierismi e ai suoi movimenti durante la performance. Ho quindi scelto due attori per interpretare il giovane Robbie Williams: l'attrice australiana Asmara Feik e l'attore inglese Carter J. Murphy. L'inglese Jonno Davies è invece Williams da adolescente e da adulto. Dopo aver filmato le rispettive performance tramite motion capture, con la tecnologia della Wētā FX abbiamo creato il personaggio della scimmia. Ma Jonno ha dato tutto se stesso. Il suo impegno nel ritrarre Robbie in modo veritiero, emozionante ed energico è stato impressionante. Mi ha lasciato senza parole. Ha fatto uno studio approfondito di ciò che rende Robbie ciò che è, inclusa la sua natura implacabile. Ripresa dopo ripresa, ha sempre dato il 150%. Questo film è così bello grazie alla dedizione di Jonno nei confronti della performance. Al suo diventare Robbie».