Giornata di caos e disagi a Roma per lo sciopero generale

2024-12-13 1

Lo sciopero generale di 24 ore indetto dall’Usb, confermato dopo il confronto tra il sindacato e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, ha causato disagi nelle principali città italiane. La decisione del Tar del Lazio, che ha dato il via libera alla protesta, è stata criticata dal ministro Salvini. Nella Capitale la circolazione è risultata limitata. Alle 8:30 sono state chiuse le linee A e C della metropolitana (quest’ultima riaperta in tarda mattinata), mentre la linea B e B1 sono rimaste attive con una riduzione delle corse. Anche i mezzi di superficie hanno subito rallentamenti, con Atac che ha avvisato di possibili ulteriori interruzioni. Due cortei principali hanno contribuito al blocco della città. Il primo, partito da Tiburtina con destinazione Piazza Indipendenza, ha attraversato vie strategiche come Viale delle Scienze e Porta Pia, accompagnato dagli studenti della Sapienza. La polizia municipale ha disposto chiusure temporanee delle strade lungo il percorso. Il secondo corteo, incentrato sull’emergenza abitativa, è partito alle 18 da Piazza del Pigneto per raggiungere Piazza Vittorio Emanuele II. Anche il trasporto ferroviario è stato colpito, con il personale in sciopero fino alle 21. Sono state comunque garantite le fasce orarie di servizio essenziale per i treni regionali. Anche se a Ladispoli, come mostrano queste immagini, il treno pendolari delle 7:36, quindi a sciopero non ancora iniziato, non è partito ed è stato annunciato ritardo di 1 ora. Un guasto sulla linea tra Settebagni e Tiburtina ha ulteriormente aggravato la situazione, causando ritardi per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Stop anche per i taxi fino alla mezzanotte, con eccezioni per i servizi indispensabili. Lo sciopero coinvolge vari settori, dal trasporto pubblico alla sanità, e punta a sollevare temi come aumenti salariali, rinnovi contrattuali, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la richiesta di una legge sul salario minimo. Tra le rivendicazioni figurano anche la lotta all’autonomia differenziata e al premierato, la riduzione dell’IVA sui beni di prima necessità e una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Infine, lo sciopero ha incluso una nota contro il coinvolgimento dell’Italia nei conflitti internazionali, con particolare riferimento al ruolo in Medio Oriente.