Parigi, 9 dic. (askanews) - "Adèle noi ti crediamo", scandiscono le donne che manifestano davanti al tribunale di Parigi in sostegno dell'attrice Adèle Haenel, nel giorno in cui si apre il processo contro l'uomo da lei accusato di averla molestata quando aveva 12 anni, il regista Christophe Ruggia.Haenel, 35 anni, è diventata una figura simbolo della lotta contro gli abusi in particolare nel mondo del cinema: secondo il suo racconto il regista l'avrebbe sottoposta a "costanti molestie sessuali" dai 12 ai 15 anni, dopo averla diretta nel film "I diavoli", il suo primo ruolo, con scene forti di nudo e violenza che la facevano sentire "a disagio". Da lì in poi, per anni, ogni sabato la bambina andava a casa del regista che diceva di "averla creata", dove sarebbero proseguite le molestie.Ruggia ha negato le accuse riducendole a "una vendetta" per non averla fatta lavorare più. L'attrice, protagonista di "Ritratto della giovane in fiamme" e vincitrice di due premi Cèsar, ha detto di aver deciso di parlare dopo aver saputo che il regista intendeva girare un film con protagonisti degli adolescenti. Il suo è un "j'accuse" contro tutta l'industria che definisce "accondiscendente nei confronti dei predatori sessuali", ragion per cui ha deciso di abbandonare il cinema come atto politico.