Una misteriosa malattia, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, ha destato preoccupazione in tutto il mondo. Un alto tasso di mortalità, soprattutto tra i bambini, e sintomi simili all'influenza hanno allertato le autorità sanitarie internazionali. In Italia, un caso sospetto registrato a Lucca ha spinto a un’attenta sorveglianza. Ma cosa sta realmente accadendo? Il virologo Roberto Burioni, intervenuto a Che tempo che fa, sul Nove, ha cercato di fare chiarezza, rassicurando sul fatto che, per ora, non c’è motivo di preoccupazione.
[idgallery id="2225620" title="Virus sinciziale, Covid e influenza nei bambini: i consigli dei pediatri"]
Roberto Burioni: «No ad allarmismi, cautela è fondamentale»
Il professor Roberto Burioni ha spiegato che al momento sono scarsissime le informazioni che arrivano dalla Repubblica Democratica del Congo. «Ne sappiamo veramente poco», ha detto il virologo, parlando di una malattia che sembra assomigliare a una comune influenza. Tuttavia, la situazione è più complessa. «C’è stata una mortalità molto alta, soprattutto tra i giovani», ha aggiunto, sottolineando che questo potrebbe essere legato alle difficili condizioni di vita nella regione. Il virologo ha anche messo in guardia dall’eccessivo allarmismo, paragonando la situazione a «sentire un rumore in giardino», suggerendo di «accendere un faretto» per capire meglio cosa stia accadendo.
[idarticle id="150911,1912476,1769219" title="Per noi è il Congo, ma si chiama Kivu, il Paese che rinasce dalle sue ceneri,Vaiolo delle scimmie, Burioni: «Ecco come stanno realmente le cose»,La lezione di Burioni a Che Tempo Che Fa: cosa rispondere a chi ha ancora paura del vaccino anti Covid"]
Il caso sospetto di Lucca, nessun rischio di contagio
Il caso di Lucca ha messo in evidenza l'efficienza del sistema sanitario italiano. Un uomo, di ritorno dal Congo, è stato ricoverato in ospedale con sintomi influenzali. Ma, secondo i medici dell’Ospedale San Luca, la situazione è sotto controllo: «Ad oggi non c'è pericolo di contagio», ha dichiarato Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive. Il paziente, che lavorava a 700 km dalla zona del focolaio, è stato dimesso dopo alcuni giorni di osservazione, ormai completamente guarito.
[idgallery id="2257359" title="Influenza intestinale: cosa è utile sapere"]
Sul tema è intervenuto anche il professor Burioni: «Questo ci ricorda quanto sia importante avere un sistema sanitario diffuso, capillare e pubblico. Se fosse arrivato negli USA, non so se sarebbe stato così semplice intercettarlo, un Paese che ha un'eccezionale sanità ma privata e quindi meno efficiente sul territorio».
[idarticle id="2417405,2451780" title="Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale: cosa c'è da sapere,Influenza a cascata in famiglia: è possibile rafforzare il sistema immunitario?"]
La febbre del Congo, una malattia misteriosa
La cosiddetta "febbre del Congo" sta destando preoccupazione soprattutto per il suo alto tasso di letalità. Nel distretto di Panzi, dove è stato registrato il focolaio, sono stati contati circa 30 decessi su 400 casi. Tuttavia, gli esperti non sono ancora riusciti a identificare con certezza il patogeno responsabile. Le condizioni igieniche precarie, la malnutrizione e la scarsità d’acqua potabile potrebbero contribuire a questa mortalità così elevata. Nonostante ciò, non esistono voli diretti tra il Congo e l’Italia, il che riduce il rischio di un’eventuale diffusione.
(immagini www.discoveryplus.it)