Traffico reperti archeologici, 32 indagati e 4 misure cautelari

2024-12-04 3

Ha interessato anche il Lazio l’operazione dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari che hanno eseguito in varie località della regione, con la collaborazione dei comandi provinciali, un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta dalla Procura nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Sono 32 in tutto gli indagati. L'ordinanza scaturisce dall'inchiesta denominata Art Sharing, avviata nel 2020, che ha portato alla disarticolazione di un presunto sodalizio criminoso dedito allo scavo clandestino, operato da tombaroli e trafugatori esperti, per l'impossessamento illecito e furto di beni culturali appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato e alla conseguente ricettazione ed esportazione illecita. Tra gli oggetti recuperati (circa trecento) figurano vasi ceramici con decorazioni, oltre duecento monete in argento e bronzo di varie epoche, molte coniate da zecche dell'antica Puglia, un sarcofago di marmo risalente all'epoca romana imperiale rinvenuto in Belgio e quindici sculture etrusche rinvenute in Spagna, oltre ad altri reperti ceramici risalenti al V-III sec.