Roma, 29 nov. (askanews) - Un palazzo storico nel centro della Capitale, oltre 120 schermi e 60 metri di americane e più di 2000 videogiochi, che messi insieme danno vita alla più grande esperienza immersiva legata al mondo dei videogiochi mai vista nel nostro Paese.
Stiamo parlando del GAMM - Game Museum, il museo del videogioco più grande d'Italia, che aprirà a pochi passi da Piazza della Repubblica nel cuore di Roma il prossimo 30 novembre e che è stato annunciato in occasione dell'apertura di Checkpoint - Festival of Interactive Experiences, una due giorni dedicata interamente al videogioco. Roma celebra così il videogioco anche come forma d'arte e media culturale.
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Luisa Bixio, co-fondatrice di Kabuto, ha dichiarato: «Il GAMM sarà un'esperienza appagante per qualsiasi target; innanzitutto per gli appassionati di videogames che, presso il museo, potranno vivere dei momenti unici, ma anche per le famiglie e per i curiosi del mondo dei videogiochi. All'interno del GAMM ci saranno più di 120 schermi che offriranno contenuti dinamici e personalizzabili, anche per uso scolastico».
A gestire GAMM è Kabuto, start-up innovativa e tecnologica. Un progetto che nasce per raccontare la storia del videogioco, in un percorso che porterà i visitatori dalle origini ai giorni d'oggi.
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Il designer di videogiochi Don Daglow ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Il mondo dei videogiochi è cambiato nel tempo, prima di tutto grazie alla tecnologia. All'inizio i videogiochi non esistevano, poi sono divenuti un bene alla portata di poche persone, poi gradualmente i videogames sono entrati nelle case delle persone. Grazie a questa evoluzione c'è stata una vera rivoluzione tecnologica, soprattutto nell'accessibilità all'innovazione, questa apertura ci ha consentito di trasmettere, tramite i videogiochi, dei messaggi. Così i videogames sono divenuti una forma d'arte, tramite la possibilità di inserire dei valori, dei messaggi in maniera significativa nella vita delle persone».
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Un luogo il GAMM Game Museum, che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi stimolando la creatività e il pensiero critico di ragazzi, studenti e adulti perché il mondo dei videogame proprio non ha età.