Sergio Castellitto ha annunciato le sue “dimissioni irrevocabili” dalla presidenza della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, motivando la sua decisione con il desiderio di tornare alla propria carriera artistica. Le dimissioni di Castellitto, accolte con rammarico dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, segnano la fine di un mandato caratterizzato da polemiche e sfide. Criticato per il licenziamento di 17 dipendenti e la gestione dell’evento “Diaspora degli artisti in guerra”, che ha coinvolto la moglie Margaret Mazzantini, Castellitto ha risposto difendendo le proprie scelte. Ora spetterà al Consiglio di amministrazione della Fondazione scegliere un nuovo presidente, mantenendo l’impegno per la promozione del cinema italiano.