Enologia, il primo libro sul Mosto Concentrato Rettificato Solido

2024-11-13 16

Milano, 13 nov. (askanews) - Il Mosto Concentrato Rettificato Solido è IL primo zucchero cristallino derivato al 100% dall'uva. Il libro "Cristalli d'uva", presentato nel corso di un convegno organizzato da Assoenologi a Simei - il salone internazionale dei macchinari per la vinificazione - è il primo contributo editoriale a mettere in luce caratteristiche e applicazioni di questo innovativo ingrediente essenziale per l'enologia."Il Mosto Concentrato Rettificato Solido è semplicemente lo zucchero d'uva, ovvero il prodotto cristallino estratto dall'uva, composto da glucosio e fruttosio in forma cristallina - spiega ad askanews Maurizio Cambrea, coautore di "Cristalli d'uva" e amministratore delegato di Naturalia -. Si differenzia da prodotti tradizionalmente noti come il saccarosio o lo zucchero d'uva liquido perchè assembla in sè il meglio di entrambi. Ovvero garantisce la purezza chimica e microbiologica tipica di un cristallo con l'origine uvica, quindi un prodotto nobile soprattutto per le applicazioni enologiche. Permette di avere dei vini eccellenti, puri, neutri sotto il profilo di impatto olfattivo o organolettico rispetto al saccarosio, e soprattutto garantisce un vino 100% da uva".Un'eccellenza del made in Italy in grado di rivoluzionare il settore della vinificazione. "E' un prodotto unico al mondo - sottolinea Cambrea -. Siamo orgogliosi di poter dire che siamo gli unici a farlo grazie allo sviluppo di un brevetto internazionale tutto italiano"."Non soltanto è un prodotto di eccellenza. E' un prodotto che farà parlare dell'Italia, in quanto tradizione e innovazione totale - sottolinea Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi -. E questo è un esempio di innovazione più spinta, a vantaggio della qualità e della sostenibilità".Il libro "Cristalli d'uva" è stato scritto non a caso in occasione del decimo anniversario del riconoscimento europeo del Mosto Concentrato Rettificato Solido come ingrediente essenziale in enologia. La sfida è accendere i riflettori sulle notevoli potenzialità di un prodotto ancora poco esplorato da parte di enologi, vinificatori ed esperti del settore."E' un prodotto che ha portato a una rivoluzione incredibile da un punto di vista qualitativo ma anche di gestione - puntualizza ancora il presidente di Assoenologi -. E' facilissimo da usare e da conservare, senza nessun problema. Io la ritengo una delle più belle scoperte che è stata fatta negli ultimi 20 anni nel campo enologico. Ripeto, ha tante caretteristiche che non possono non indurne all'uso. Sì, qualcuno dice che costa un pochino di più. Ma costa un'inezia di più rispetto ai vantaggi che può portare. "E ancora purtroppo tanti produttori non l'hanno capito, ma quanto lo capiranno non sarà mai troppo tardi. E avranno dei vantaggi sicuramente notevoli"."Per dare un po' conoscenza al pubblico di quelle che sono state tutte le ricerche scientifiche che in questi 10 anni ci hanno accompagnato per valorizzare questo ingrediente - mette in chiaro il coautore di 'Cristalli d'Uva' -, abbiamo pensato appunto di fare un qualcosa di materiale che possa anche essere uno strumento - perchè no - anche didattico per i nuovi enologi"."Questo è un bellissimo libro che ne spiega i pregi e anche diciamo le modalità di uso - conclude Cottarella -. Ma è il prodotto dell'oggi maggiormente del futuro, sicuramente".