Roma, 30 ott. (askanews) - Una vera e propria "invasione" pacifica da parte di circa 70 studenti, che hanno partecipato alla passeggiata urbana alla scoperta del quartiere Vigne Nuove a Roma "È stato bello vedere l'architettura come un posto che accoglie le persone, non in quanto edificio in sé, e fare sopralluoghi non solo come un compito assegnato dal professore. Inoltre è stato significativo ascoltare le testimonianze di chi vive qui" - sono le parole di Althea e Mariangela, due delle studentesse che hanno partecipato all'attività "Riconnettere comunità e spazi rigenerati. Ristabilire relazioni di vicinato, coinvolgendo la popolazione locale nella co-creazione e gestione di nuove infrastrutture naturali e culturali". Realizzata grazie al progetto Base Camp, cofinanziato da Con i Bambini e Enel Cuore, e alla collaborazione del progetto europeo We-Z, dedicato alla promozione di relazioni inclusive e al ristabilire dei legami comunitari, l'iniziativa ha coinvolto, oltre agli studenti di quattro classi di tre istituti superiori del III Municipio, anche le persone che vivono nel quartiere. Un appello, quindi, per tutti coloro che hanno voluto essere protagonisti nella trasformazione e nella rigenerazione degli spazi che si abitano. Insieme al Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Roma Tre, i partecipanti si sono addentrati nelle strade e nei vicoli di Vigne Nuove per scoprire i suoi segreti e le sue potenzialità nascoste. L'obiettivo principale? Aumentare la consapevolezza sull'area e incoraggiare una partecipazione attiva nella vita del quartiere e nella sua futura co-progettazione. Un'occasione unica per i residenti di contribuire alla definizione del futuro del proprio ambiente di vita e per gli studenti di esplorare esponendo il proprio punto di vista.