"Cos'è Report? Quelli vanno guardati da chi ha interesse, non da me". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, arrivato a sorpresa durante i festeggiamenti in Lombardia per i due anni di governo Meloni, risponde a chi gli chiede se domenica sera guarderà la partita dell'Inter (di cui è tifoso) o la trasmissione Report, dalle cui anticipazioni sono scaturite le dimissioni del capo di Gabinetto del ministro della Cultura Giuli. La Russa preferisce sottolinare che viene da Trieste: "Dove ho festeggiato i 70 anni di Trieste italiana. NOn c'era nessuno dell'opposizione". Non si lascia scappare l'occasione per entrare nell'agone politico: "Voi mi avete invitato e siccome - annuncia dal palco della convention - un pochino di destra sono, ho deciso di venire. Sono il presidente del Senato ma sono iscritto al gruppo di Fratelli d'Italia, lo dico ai giornalisti che non lo sanno". Poi il riferimento al caso-Corsini, il direttore degli approfondimenti Rai che ha bollato come "infame" il conduttore di PiazzaPulita Corrado Formigli: "Fate un applauso a un grande giornalista, sempre obiettivo - ha detto La Russa riferendosi al condirettore di Libero Pietro Senaldi, chiamato a moderare la giornata -. Non infama mai nessuno lui. Chi vuol capire capisca". Di Andrea Lattanzi