Lanciatissima da una campagna martellante, è arrivata Citadel: Diana, la nuova serie spy-action di Prime Video. Ultimo step dell'inarrestabile ascesa di Matilda De Angelis, l'attrice-cantante bolognese (nata nel 1985) la cui carriera internazionale è iniziata solo 4 anni fa con The Undoing (lei, tra Hugh Grant e Nicole Kidman). Partita nel 2023 con la versione USA firmata dai fratelli Russo (gli ultimi Capitan America e Avengers), siamo adesso alla serie originale italiana, disponibile in streaming su Prime Video dal 10 ottobre. Siamo a Milano nel 2030, l'agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta dalla potente organizzazione rivale, Manticore. Matilda-Diana, agente sotto copertura, è rimasta intrappolata nella rete nemica, che vende armi e approfitta del clima cupo e di oppressione che regna nel Paese.
La Diana di De Angelis è un'eroina originale, con grande forza e molte sfumature. «Questa è una serie molto emotiva, che si basa veramente sui personaggi. Uno pensa sempre che la parte più difficile sia quella di imparare a tirare pugni e calci, che in realtà per me, per il mio passato, è stata la parte più divertente e adatta alla mia persona. La parte veramente difficile è restituire una tridimensionalità a un personaggio, quasi a due personaggi, che sia credibile. Il tutto in un futuro prossimo».
Sono rare in Italia le eroine femminili in film d'azione e/o spionaggio. Matilda è quasi una pioniera: «In questo caso la storia andava raccontata da un punto di vista femminile, per cui non è stata un'imposizione per moda o perché adesso dobbiamo per forza mettere un'eroina femminile all'interno di un film di genere. È perché tutto quello che riguarda l'oppressione della società, la liberazione da certi canoni, la soppressione dei sentimenti, sono tutti discorsi che si possono fare veramente intorno al femminile».