Avrebbe dovuto presenziare alla proiezione del film Vittoria, di cui è produttore, al Cinema Vittoria di Napoli, ma il cuore gli ha giocato un brutto scherzo. Nanni Moretti è stato colpito da un infarto il 1° ottobre 2024, come ha spiegato lui stesso in un videomessaggio trasmesso durante l'evento. Il regista ha rassicurato i presenti con parole confortanti: «Mi dispiace non essere lì con voi, ma sto bene. Starò meglio e tornerò presto».
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Le rassicurazioni
L'annuncio ha generato grande preoccupazione tra i fan e gli spettatori presenti, ma le parole del regista, unitamente alle rassicurazioni del produttore Lorenzo Cioffi e dei registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, hanno tranquillizzato il pubblico. In effetti, Moretti è stato dimesso dopo i controlli in ospedale e, già il giorno successivo, il 3 ottobre, ha preso parte alla presentazione della pellicola a Roma, presso il suo Nuovo Cinema Sacher.
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Nanni Moretti a Venezia 2024
L'infarto ha colto di sorpresa il regista e attore 71enne, che poco più di un mese fa aveva partecipato al lancio di Vittoria al Festival del Cinema di Venezia. In quella stessa occasione, ha ricevuto il Premio Bianchi, riconoscimento che i giornalisti cinematografici consegnano tradizionalmente al Lido a un’eccellenza del cinema italiano. Oltre a questo, Moretti ha ritirato anche un altro premio per il miglior restauro del suo celebre film del 1978 Ecce Bombo.
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Il film
Vittoria è un toccante racconto sulle dinamiche familiari e sui desideri profondi della psiche umana. Prodotto dalla Sacher Film di Moretti, la pellicola narra la storia di Jasmine, una donna che – in seguito a un sogno ricorrente che la tormenta – decide di intraprendere un complesso percorso di adozione internazionale, mettendo a rischio la stabilità della sua vita familiare. L'opera cinematografica, diretta da Cassigoli e Kauffman, esplora con sensibilità e profondità temi come l'amore e la resilienza.
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La malattia, tema ricorrente nei film di Nanni Moretti
Questo non è il primo incontro di Nanni Moretti con gravi problemi di salute. Il regista aveva già trattato il tema della malattia nei suoi film, come in Caro Diario del 1993, dove racconta la sua lotta contro il linfoma di Hodgkin. Anche in Autobiografia dell’uomo mascherato del 2017, aveva svelato una nuova battaglia contro un tumore, mostrando la sua seduta di radioterapia. E chissà che, anche dalla recente brutta esperienza, non riesca a trovare ispirazione per un nuovo gioiello cinematografico.
