Caso INPS Franco Tenca risponde pensionati italiani in Bulgaria

2024-09-28 1

Diversi pisani (ma il problema riguarda tutti gli italiani) emigrati in Bulgaria si sono rivolti nelle ultime settimane alla delegazione pisana Adusbef dell’avvocato Alberto Foggia. Il motivo? L’Inps, a seguito di un parere del Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate, ha deciso di modificare una interpretazione, consolidata da ben 35 anni, della Convenzione contro la doppia imposizione, sottoscritta nel 1988 tra l’Italia e la Bulgaria.

Secondo la nuova interpretazione, la Convenzione verrebbe disapplicata in relazione agli italiani trasferiti in Bulgaria che non hanno acquisito ancora o non hanno voluto acquisire la cittadinanza bulgara, mentre prima d’ora la Convenzione veniva estesa a tutti i contribuenti italiani trasferiti in possesso della sola residenza fiscale in Bulgaria.

L’Inps dal mese di giugno 2023 ha quindi tassato in Italia le pensioni degli italiani trasferiti in Bulgaria, che prima aveva regolarmente detassato. Secondo Foggia, che insieme all’avvocato Margherita Kosa del Foro di Milano (presidente dell’Associazione Pensionati italiani in Bulgaria) assiste da mesi i pensionati italiani trasferiti definitivamente in Bulgaria ed ora all’improvviso tassati in Italia (dopo essere stati detassati per 35 anni), l’Inps, «in maniera completamente decontestualizzata, ha fatto coincidere due terminologie (“cittadinanza” e “nazionalità”) di cui alla Convenzione, oggettivamente non sovrapponibili (che lo stesso Inps in una comunicazione pubblica relativa alla immigrazione ha ritenuto di chiarire)».

La situazione è definita «estremamente grave, proprio perché riguarda soggetti vulnerabili in età avanzata, rimasti senza mezzi di sostentamento e lontani dall’Italia (circostanza - quest’ultima - che rende ancora più difficoltosa la tutela giurisdizionale che deve essere richiesta presso i Tribunali italiani e comunque a posteriori)», ed è stata da tempo segnalata alla nostra ambasciatrice in Bulgaria, Giuseppina Zarra, la quale è intervenuta presso i rappresentanti dei due Stati, «ma nessuna soluzione è stata ad oggi individuata ed anzi, dal mese di gennaio 2023 Inps ha iniziato a porre a carico dei pensionati ulteriori conguagli arretrati per addizionali regionali e comunali Irpef».

Fra i pisani emigrati in Bulgaria c’è Pier Luigi Macchioni Gotti, ex impiegato bancario originario di Pontedera e vive da molti anni ad Haskovo, capoluogo di uno dei 28 distretti del Paese. In Bulgaria si è anche fatto un nome come studioso, avendo rintracciato tracce di bogomili, crociati e Templari in alcuni scavi. «Non sono emigrato per motivi fiscali – racconta: – dopo essere rimasto vedovo, ho sposato una signora bulgara, vedova anch’essa, e ci siamo trasferiti insieme.

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