Torino, Valditara interrotto da uno studente. La replica: «Non sei democratico»

2024-09-25 41,302

(chiara sandrucci) Visita blindata del ministro Valditara a Torino, contestato a più riprese dagli studenti mercoledì pomeriggio. I cori, a distanza, hanno accompagnato il suo intervento al ventennale di «Piazza dei Mestieri» in via Durandi, fino a quando un ragazzo è riuscito a introdursi malgrado lo schieramento di forze dell’ordine. «Valditara, lei si deve vergognare», lo ha interrotto nella tensostruttura allestita per gli incontri, prima di essere portato via a forza. «Tu adesso lascia parlare, altrimenti sei un intollerante e antidemocratico, lascia parlare e abbi rispetto – ha risposto il ministro -. Io conosco meglio di te gli studenti, tu non sei uno studente, sei solo un provocatore». Il ragazzo e un altro che ha ripreso la scena sono stati identificati e poi lasciati andare. «Questa vedete è la dimostrazione dell’intolleranza e della scarsa democrazia di certi soggetti che pensano di rappresentare gli studenti – ha poi commentato il ministro, rivolgendosi alla platea -. E invece rappresentano soltanto sparute minoranze che vogliono interrompere un civile dibattito». L’assedio intorno a Piazza dei Mestieri è terminato con un breve lancio di uova. Un’ora prima il ministro era stato contestato anche davanti al professionale Birago dove ha incontrato la preside, docenti e alcuni studenti in occasione del centenario dell’istituto professionale di corso Novara. «Fuori i ministri da Barriera, fuori gli sbirri dalle scuole», hanno intonato gli studenti che lo attendevano sul controviale. Ma il ministro è riuscito ad evitarli entrando in auto nel cortile del Birago, protetto da un cordone di agenti. «Siamo qui per ribadire la nostra contrarietà alle politiche proposte dal ministro dell’istruzione Valditara. Durante l’estate è stata approvata la prima parte della riforma sugli istituti tecnici e professionali. Questa riforma muove un’ulteriore passo verso la tendenza complessiva che da decenni piega ancora di più l’istruzione pubblica agli interessi delle aziende, iniziata dal governo Renzi con la riforma della Buona Scuola», dichiara Caterina Mansueto, presidente della Consulta studentesca di Torino e militante del FGC, Fronte della Gioventù comunista. La lotta degli studenti non finisce qui. Lavoreremo per la più ampia mobilitazione studentesca nei prossimi mesi, dobbiamo spazzare via il mantra secondo cui la scuola deve piegarsi alle richieste delle imprese». La visita torinese era iniziata alle 15 all’Istituto comprensivo Turoldo alle Vallette, dove i bambini hanno accolto il ministro cantando l’inno nazionale.

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