(LaPresse) Il procuratore capo di Parma Alfonso D'Aquino ha incontrato la stampa dopo l'arresto della 21enne Chiara Petrolini per l'omicidio di almeno uno dei due neonati trovati sepolti nel giardino della sua casa di Traversetolo. Il pm dice che non è chiaro il motivo che ha spinto la ragazza a tenere un atteggiamento "obiettivamente strano". «Il portare avanti due gravidanze all'oscuro da tutti, compresi i genitori e il padre del bambino, l'assoluta mancanza di riferimento a una struttura sanitaria, la scelta di voler partorire da sola in casa, senza alcuna assistenza, di tagliare da sola il cordone ombelicale: tutte queste scelte sono state ammesse ma non hanno trovato una spiegazione che possa sembrare credibile, ha dichiarato il magistrato. La ragazza è sembrata in sé, c'è stato solo un momento in cui si è lasciata andare a qualche lacrima», ha proseguito D'Aquino, quando ha raccontato del primo neonato che, a detta della giovane, sarebbe nato morto. «Non abbiamo registrato alcuna complicità al momento, ha aggiunto il procuratore. Sia perché è stata esclusa dalla ragazza, dai genitori e dal fidanzato, sia perché le ricerche che lei ha fatto su internet confermano il fatto che lei ha vissuto questi momenti in totale solitudine», ha concluso.