Che il capo dei laburisti inglesi venga a Roma a prendere lezione dalla sovranista Giorgia Meloni su come fronteggiare l'immigrazione clandestina è notizia che certamente non può far piacere alla sinistra italiana, soprattutto mentre è impegnata allo spasimo contro Matteo Salvini e in nome di Open Arms. Ma, come nota Luciano Capone su 'il Foglio', praticamente in tutta Europa, quando la sinistra al governo presenta programmi di controllo delle frontiere perché è colpita direttamente nel suo elettorato dalla questione migratoria e nei ceti più poveri, più deboli che si sente di più la concorrenza dei newcomers, degli immigrati per i lavori più umili o per i servizi dello stato sociale.Lo stesso Biden, appena qualche mese fa, ha promulgato un ordine esecutivo che stabilisce di respingere alla frontiera col Messico i migranti quando si superi una certa quota giornaliera di richieste d'asilo. Starmer sta studiando il piano Albania dell'Italia. Il cancelliere Scholz ha appena sospeso Schengen e chiede all'Italia di riprendersi i migranti che sono passati da noi. Lo spagnolo Sanchez sta facendo con Gambia, Mauritania, Senegal praticamente lo stesso lavoro che Giorgia Meloni ha fatto con la Tunisia o che prima di lei Marco Minniti fece con la Libia. Per non parlare dei socialisti danesi, da sempre i più rigorosi su questa materia. Insomma, forse la sinistra italiana dovrebbe capire che la questione dell'immigrazione clandestina è il maggiore ostacolo sulla via del governo e cominciare a prendere lezione dai compagni del resto d'Europa.
