Le sponde del Tevere sono diventate un ricettacolo di sporcizia e casa di fortuna per senza fissa dimora. Nel «viaggio» andata e ritorno sotto i muraglioni, che separano la vita sommersa degli argini da quella romana di superficie, ci si imbatte in accampamenti di baracche abusive e discariche a cielo aperto con ogni genere di rifiuto. Anche all'ombra dei quartieri più blasonati di Roma Nord, come Fleming e Parioli: proprio sotto il ponte di corso Francia, infatti, il degrado si mimetizza tra le fronde della vegetazione lungo gli argini del fiume.