Parma, 12 set. (askanews) - Materie prime uniche al mondo, creatività e intuito, impresa e turismo. Il cibo è una faccenda seria a Parma la città emiliana che nel 2015 è stata insignita del titolo di 'Città creativa Unesco per la gastronomia'. Ma a certificarlo sono anche le persone che per una sera si sono sedute a una tavolata lunga 400 metri allestita nella via principale del centro storico. Una cena preceduta dall'aperitivo con i migliori prodotti delle filiere della Parma Food Valley."Siamo stati abilitati dal mondo, cerchiamo di creare qualcosa di inimmaginabile fino allora - spiega Massimo Spigaroli, chef e presidente della Fondazione Unesco -. Mettiamo tavola a mille persone con i prodotti di Parma, con il nostro sapere, con i cuochi di Parma, invitando anche altri cuochi, altri chef che arrivano da fuori la nostra città e così arriva la cena dei mille". La quinta edizione di un progetto, di un lavoro di squadra che tiene insieme consorzi, associazioni, istituzioni. La cena è stata realizzata anche dagli chef di ALMA, Parma Quality Restaurants e l'associazione CheftoChef che hanno creato il menù insieme a Iginio Massari e Davide Oldani, servito al tavolo da oltre 200 tra camerieri, personale di sala e sommelier. "E' un menu armonico dove io ho messo del mio per poter rendere omaggio alla città che mi ospita, Parma - spiega Oldani -. Quindi c'è una semplice, semplicissima ma non banale sfoglia di pasta. C'è un ragù vegetale, totalmente diverso da quello che c'è a Parma, però il ricordo è appunto questa sfoglia, questo tocco di pomodoro e poi la freschezza nel piatto con un frutto, che sono dei piccoli pezzettini di anguria. Quindi è l'estate in toto, però con omaggio a Parma".Per concludere con un dolce che in realtà è un pre-dessert. "C'è meringa, basilico, limone e un tocco di Parma con una violetta - racconta Gino Fabbri, Maestro pasticcere -. Abbiamo fatto quello che farà la differenza tra il salato e il dolce".Ancora un record per l'edizione 2024: mille biglietti venduti in meno di due ore. "Se prima passavate tra i tavoli la gente che fotografava e che instagrammava, si percepiva il senso di leggerezza - prosegue Oldani -. Anche tra quelli che lavoreranno, cioè camerieri, sommelier, cuochi, c'è questo senso di leggerezza che è il bello della vita".A tavola anche tanti turisti stranieri che hanno deciso di allungare la vacanza e scoprire i tesori del territorio, tra l'arte ed esperienze gastronomiche. "E poi si siede a questa tavola infinita, dove mettiamo il meglio della nostra città e dove raccontiamo quello che è un sistema Parma, un sistema di orgoglio, un sistema di qualità, un sistema di una città, un territorio che ancora un sapore tutto suo e questo la differenzia dal mondo" conclude Spigaroli.