Hanno battuto palmo a palmo e scavato in alcuni punti, ma di Ana Maria Henao, la ricca ereditiera qurantenne di origini colombiane, scomparsa a Madrid dal 2 febbraio, dove si era trasferita da Miami, dopo la rottura con il marito, David Knezevich, non c'è traccia. Knezevich è stato arrestato il 4 maggio all’aeroporto di Miami, in arrivo da Belgrado, accusato di essere coinvolto nel sequestro e nella sparizione della moglie. Il movente ipotizzato dai federali della Florida è il denaro. Con la moglie, il serbo Knezevich aveva avviato negli Usa varie imprese di affitti di appartamenti turistici e di materiale informatico, con utili milionari: la spartizione del patrimonio, di cui Ana Maria reclamava la metà, non sarebbe stata accettata dall'indagato. Stando all’istruttoria completata dalla sezione per la violenza di genere del Tribunale di Madrid, citata da molti media iberici, il serbo si sarebbe introdotto nell'apppartamento di Ana Maria, in calle Francisco Silvela, a Madrid, in testa un casco da motociclista. Le telecamere di sicurezza, pare, avrebbero registrato l'immagine del serbo mentre entra nell’edificio per poi uscirne con una grossa valigia che, ipotizzano gli inquirenti, poteva contenere il corpo Ana Maria Henao. Nel Vicentino si è arrivati seguendo le indicazioni di Knezevich e la ricostruzione dei suoi spostamenti degli ultimi mesi. Il giallo, però, rimane tale.