La Barcaccia presa d'assedio dai turisti, pronti a mettersi in coda fino all'arrivo del proprio turno: per contrastare i picchi di calore riempiono le bottiglie di plastica ai rubinetti, immergono i piedi a mollo nell'invaso storico, attraversano le passerelle fino a raggiungere il monumento e non rinunciano a sciacquarsi i capelli con ripetute e efficaci abluzioni. Non dovrebbe essere consentito, ma le temperature insopportabili inducono chi dovrebbe sorvegliare a essere più clemente che in altri periodi dell'anno. Poco contano allarmi e denunce avanzati nel tempo da sovrintendenze e tutori di uno dei simboli più internazionali della Capitale.