Parigi, 30 lug. (askanews) - "Abbiamo concluso la disciplina del completo e abbiamo avuto purtroppo la squalifica di un cavallo per una ferita e si è fatto sul labbro, quindi il nostro regolamento è molto molto severo giustamente sul benessere dei cavalli e prevede che come c'è una traccia sangue il cavallo va squalificato e questo ci è costato la perdita della competizione della squadra. Abbiamo avuto gli individuali, evidentemente con un morale un po' abbattuto, e abbiamo ottenuto un 22esimo posto con Evelina Bertoli. La settimana prossima iniziamo la disciplina de salto ostacoli. Abbiamo un cavaliere nell'individuale e siamo molto fiduciosi, veniamo anche da una medaglia di bronzo nella disciplina del dressage nelle categorie giovanili". Così, parlando da Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi, il presidente della Federazione italiana Sport Equestri, Marco Di Paola, ha fotografato con askanews la situazione del proprio movimento."Gli sport equestri - ha aggiunto Di Paola - godono di ottima salute, siamo la settima federazione su 48 come numero di tesserati all'interno del mondo CONI e abbiamo questo compagno meraviglioso che da questo anno è anche un atleta secondo l'ordinamento giuridico, perché è stata approvata la legge che istituisce il cavallo come atleta. Ovviamente il cavallo è anche un bene di grande valore quindi si vende molto spesso e succede di frequente che questo binomio tra cavallo e atleta si divide a favore di soggetti o nazioni che hanno delle forze economiche più importanti e quindi fatichiamo a mantenere questi cavalli insieme ai nostri cavalieri quando arrivano a livelli molto importanti però devo dire abbiamo atleti fortissimi e quindi ci riescono ancora a dare delle soddisfazioni".