Il 29 luglio 1983 alle 8.05 del mattino una Fiat 126 verde imbottita con 75 chili di tritolo esplose in via Pipitone Federico a Palermo: il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile in cui abitava il giudice, persero la vita. Chinnici stava per salire sulla sua Alfetta blindata, e il boss di Resuttana, Antonino Madonia, azionò il telecomando proprio nel momento in cui il giudice originario di Misilmeri era accanto alla 126: Palermo, si disse allora, era diventata una «Beirut». Oggi la commemorazione nel luogo in cui avvenne la strage, verranno ricordati il giudice e la sua scorta e verranno deposte le corone di fiori.
Nel video parlano: Caterina Chinnici (figlia di Rocco Chinnici) e Giovanni Paparcuri (autista Chinnici scampato all'attentato)