Bari, 15 lug. (askanews) - "Cos'è il made in Italy? Saper fare e soprattutto saper raccontare la nostra cultura, le nostre tradizioni che vivono nel nostro dna nazionale". Ha sicuramente ragione Nicola Porro, grande giornalista, economista, fondatore del sito nicolaporro.it e ideatore de "La Ripartenza, liberi di pensare", la kermesse-laboratorio di studi e confronti sui temi dell'economia, della cultura e della politica svoltasi al Teatro Petruzzelli di Bari. La centralità del made in Italy alla luce delle numerose e profonde transizioni in atto, è stato il focus principale della settima edizione di una manifestazione che oramai è un punto fermo nel panorama di approfondimenti e talk dal vivo che mettono sul palcoscenico rappresentanti delle istituzioni, insigni editorialisti e conduttori televisivi, player del mondo imprenditoriale italiano e internazionale. Il pomeriggio di venerdì 12 luglio si è aperto con 'Schermaglie in punto di poesia (per non dir della musica)', il duetto tra la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi e Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia. E proprio Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra, ha dichiarato: "Ripartenza è prima di tutto demolire, per poi ricostruire. Il mio settore negli ultimi decenni è stato lasciato all'autogestione e chi lavora al suo interno sa perfettamente di che cosa parlo e i danni che tutto questo ha comportato nella qualità artistica e nel posizionamento dell'Italia a livello globale. Tuttavia, specifico che l'opera lirica fa parte del Made in Italy, del nostro Dna e dobbiamo saperla valorizzare e far apprezzare a livello mondiale".Piatto forte dell'appuntamento, il panel di sabato scorso al quale ha partecipato il Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. "Il made in Italy non si è mai fermato - ha affermato il ministro Francesco Lollobrigida -, soprattutto ora che c'è un governo che lo accompagna per rafforzare la sua presenza, e che lo difende da sistemi imitativi che creano danno ai nostri imprenditori. L'Italia si conferma un paese di qualità, è questa la percezione che di noi hanno nel mondo e dobbiamo saperla difendere con la moltiplicazione degli investimenti e degli incentivi a produrre, anche perché negli ultimi anni si è ragionato senza una vera azione strategica e in Europa l'assenza di stabilità nel nostro paese ha comportato una debolezza sistemica. Oramai ci sono fatti e non speranze - ha concluso il Ministro -, e stiamo portando l'Europa ad avere una sensibilità pari a quella dell'Italia che torna a far da guida in termini di proposte in difesa di una civiltà che si tramanda da millenni e che mette al centro la figura e il ruolo dell'agricoltore come protagonista della difesa dell'ambiente - come sancito dai trattati internazionali - ma senza sacrificare la produzione. Assistiamo ormai ad una crescita generalizzata dei nostri prodotti, anche se siamo chiamati a compensare i ritardi che accusiamo nella logistica e nei trasporti. Ma l'autorevolezza che l'Italia è tornata ad avere, mette le imprese nella condizione di beneficiarne".Rassicurante la conclusione di Nicola Porro: "E' stata un'ottima edizione con tantissime persone che hanno scelto di partecipare a un format che ci conferma nell'esperimento che decidemmo di fare dopo la pandemia che aveva privato tutti di libertà fondamentali. E infatti la meta di una maggiore libertà per cittadini e imprese è come l'ossigeno: ci accorgiamo che manca quando viene meno, ed è per questo che dobbiamo sempre preservarla e trattarla bene, senza dimenticare che Stato e servitori dello Stato sono a nostro servizio, e sono sempre pensati per gli uomini e non in astratto".Un made in Italy sempre più caratterizzato dalla new economy del digitale, dell'enogastronomia, del turismo, delle telecomunicazioni, dell'abbigliamento, dei brand che ci vengono invidiati in tutto il mondo come garanzia di bellezza, sicurezza, affidabilità, ricerca. E che si sforza di comunicare questa meravigliosa sinergia di forme e contenuti attraverso un format spettacolare che unisce intrattenimento, riflessioni, lezioni sull'arte come quelle tenute da Vittorio Sgarbi, e brain storming di sicuro fascino.