Alla fine, c'è sempre qualcuno che esulta e qualcuno che piange. È la dura legge del calcio, che non si sottrae alle logiche dello sport. E poco cambia essere dei comuni mortali o dei reali: le emozioni, la gioia come la delusione, sono uguali per tutte. Una riprova l'abbiamo avuta nella serata del 14 luglio, all'Olympiastadion di Berlino, palcoscenico della finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra. Un match attesissimo che aveva degli spettatori d'onore: per gli iberici re Felipe VI e l'infanta Sofia, per i britannici il principe William col primogenito George.
Stile e fair play royal a inizio match
Sorrisi e strette di mano prima dell'incontro, con il re e il principe che si sono salutati calorosamente. Fair play che è durato poco: perché, durante la sfida, da entrambe le parti non sono mancate le esternazioni di gioia o di sconforto. William e George erano elegantissimi in due completi blu scuro e cravatte – molto simili – a righe blu, bianche e rosse, come la bandiera del Regno Unito. Il sovrano iberico e la secondogenita hanno risposto con uno stile un pizzico meno formale, ma comunque altrettanto di classe: completo blu e cravatta rossa per il re, camicetta bianca e pantaloni rossi a vita alta per Sofia.
La finale di Euro 2024
In campo è stata vera battaglia: un primo tempo equilibrato con poche emozioni, ma con tanta tensione sugli spalti. Nella ripresa, ecco passare subito in vantaggio la Spagna al 47esimo, per la gioia di Felipe e Sofia. Ma gli inglesi sono duri da battere, lo hanno dimostrato nel corso di tutti gli Europei in Germania. E allora al 73esimo il subentrato Cole Palmer ha pareggiato la partita con un bel tiro, facendo scattare in piedi ed esultare come matti il principe William e suo figlio George.
Soddisfazione e speranza di ribaltare il risultato che sono durate poco. All'86' Mikel Oyarzabal ha trovato la zampata del definitivo 2-1, che ha consegnato il trofeo di Euro 2024 alla Spagna. L'abbraccio colmo di felicità tra padre e figlia in tribuna è stato il momento più toccante della serata, mentre due seggiolini più in là, i reali inglesi sono restati seduti, con lo sguardo attonito e perso nel vuoto.
La gioia di Felipe e Sofia di Spagna
È la dura legge del calcio, dicevamo. Alla fine, a William, presidente della Federazione calcistica inglese, è toccato di scendere in campo a consolare i suoi giocatori. Pochi metri alla sua sinistra, invece, c'era un raggiante Felipe, che faticava a trattenere l'entusiasmo. Il re ha salutato uno a uno i calciatori spagnoli e poi ha esultato con loro, alzando il trofeo insieme alla figlia Sofia. Un'altra giornata da incorniciare per lo sport iberico. Poche ore prima, Carlos Alcaraz aveva vinto Wimbledon per la seconda volta di fila, con Kate Middleton – apparsa in pubblico in viola e sorridente – che lo ha premiato.
L'amarezza di William e del principino George
Decisamente meno felici William e George, che a distanza di tre anni dalla cocente delusione di Wembley, con la sconfitta ai rigori contro l'Italia, si ritrovano di nuovo a "leccarsi le ferite". L'infanta Sofia, dall'altra parte, si conferma invece un vero talismano per la Spagna: meno di un anno fa aveva assistito al trionfo della sua Nazionale ai Mondiali di calcio femminili in Australia e Nuova Zelanda, accanto a mamma Letizia. L'avversario? Sempre l'Inghilterra. Per lei tornare a studiare nel Regno Unito, tra qualche settimana, sarà difficile e bellissimo allo stesso tempo.