Costretti dal dottor Ugo La Strizza, un incorruttibile funzionario fiscale, a pagare - entro una certa data e fino all'ultima lira - milioni e milioni di tasse, quattro contribuenti - il costruttore edile Ranteghin, il principe Gondrano Del Cacco, l'attore Sartana e l'inventore Leonardo Rossi - apparentemente benestanti, ma in realtà spiantati, decidono di svaligiare la cassaforte del palazzo in cui hanno sede gli uffici del fisco. Per condurre a termine il colpo i quattro richiedono, da Marsiglia, l'aiuto di un esperto scassinatore, Katanga, col quale, penetrati per vie sotterranee nel palazzo, riescono agevolmente a sottrarre dalla cassaforte l'esatto ammontare del loro debito col fisco. Il giorno dopo, però, i giornali annunciano che, in realtà, dalla cassaforte sono spariti più di due miliardi. Con grande sorpresa, i quattro scoprono che proprio l'integerrimo La Strizza - a conoscenza del loro piano - ha tratto il maggior giovamento dalla loro rapina, prendendo tutto il denaro per compensarsi del mal pagato lavoro compiuto per lo Stato. Delusi, accettano tuttavia l'ospitalità di La Strizza che, a bordo di un lussuoso panfilo appena acquistato, salpa verso la Polinesia.