Milano, 19 giu. (askanews) - Il capo della commissione internazionale indipendente d'inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Navanethem (Navi) Pillay, ha accusato le autorità israeliane di sterminare i palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre."In relazione alle operazioni militari e agli attacchi israeliani a Gaza, iniziati il 7 ottobre, concludiamo che le autorità israeliane sono responsabili di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e violazioni del diritto umanitario internazionale e degli standard sui diritti umani, compreso lo sterminio di massa, attacchi deliberati contro civili e strutture civili", ha dichiarato Pillay al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.Pillay ha anche accusato Israele di usare la fame come metodo di guerra, di sfollamento forzato, di persecuzione di uomini e ragazzi palestinesi basata sul genere, di violenza sessuale e di genere "equivalente a tortura" e di trattamenti crudeli e inumani. La commissione dell'Onu ha anche condannato l'operato di Hamas a partire dalla strage del 7 ottobre del 2023."In relazione all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, la Commissione ha ritenuto che Hamas e altri gruppi armati palestinesi sono responsabili dei crimini di guerra di aver diretto intenzionalmente attacchi contro civili, di omicidio o uccisione intenzionale, di tortura, di trattamenti inumani o crudeli, di distruzione o impossessarsi dei beni di un avversario, oltraggiare la dignità personale e prendere ostaggi""La sparizione forzata degli ostaggi da parte di Hamas costituisce un trattamento crudele e inumano sia verso gli ostaggi che verso i loro familiari. Questa realtà è stata completamente trascurata dalla commissione d'inchiesta", ha affermato a Ginevra, davanti alla commissione, l'israeliana Meirav Leshem Gonen, madre di Romi Gonen, ragazza di 23 anni catturata da Hamas al Nova Festival il 7 ottobre.