Durante le settimane della scuola di Fondazione Barilla, Samira è stata «la sorella grande di tanti, un legante straordinario del gruppo». Questo dice Chef Alberto Gipponi. E lei si emoziona: «Sono stata cresciuta da una sorella maggiore, la guardavo cucinare e provavo a imitarla: ho inizato così».
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Ma la cucina poteva rimanere il sogno nel cassetto di una ragazzina in un campo rom. Finché non è arrivata la scuola che ha trasformato i sogni in possibilità. «Vorrei aprire una trattoria che possa unire tradizione bosniaca e italiana. Un ristorante che inviti a mangiare più verdura, che ha un minore impatto sull'ambiente. Un posto dove mettere in pratica tutto quello che ho imparato».