Roma, 9 mag. (askanews) - La contestazione è "un segnale brutto da cui prendiamo totalmente le distanze": lo ha detto Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, commentando l'episodio che ha visto protagonista la ministra della Famiglia, della Natalità e delle Pari opportunità Eugenia Roccella vittima di contestazioni da parte di un gruppo di studentesse. La ministra, che doveva aprire gli Stati Generali della Natalità, non è intervenuta e ha lasciato la sala."Si è trattato di poche persone - ha sottolineato De Palo - che hanno fatto una contestazione. Abbiamo cercato di coinvolgerli, gli abbiamo dato la parola. È sempre brutto quando si impedisce a qualcuno di parlare - ha sottolineato -. Non è un evento organizzato dal governo, per cui partono proprio da una comprensione errata"."Dispiace che un ministro della Repubblica - ha aggiunto il presidente della Fondazione - non abbia potuto parlare per questo motivo. Ci dispiace che se ne sia andata, ma con grande maturità ha fatto la scelta giusta: cercheremo di coinvolgerla in un'altra occasione a brevissimo".La contestazione "è un segnale brutto, assolutamente sbagliato e ne prendiamo totalmente le distanze, perché si deve poter dire la propria opinione".