Milano (askanews) - Per utilizzare in modo efficiente i fondi che il governo mette a disposizione attraverso il Pnrr per compiere la transizione digitale è necessario coordinare glisforzi di imprese e istituzioni, in un dialogo costante tra pubblico e privato. Se ne è parlato al Mind Milano Innovation District in occasione dell'evento "Promuovere la competitività del sistema produttivo" organizzato da Federated Innovation @Mind. Un obiettivo raggiungibile con quali strumenti? Valentino Valentini, viceministro delle imprese e del Made in Italy, osserva che "per favorire la digitalizzazione delle imprese dialogo traprivato e pubblico, il governo innanzitutto ha stanziato circa sei miliardi e mezzo del Pnrr, che si vanno aggiungere per la transizione 5.0, vale a dire il passaggio in una transizioneGreen e digitale allo stesso tempo che si aggiunge già alla transizione 4.0 che era stata quella più sulla robotica, la meccanica, la meccatronica. Inoltre poniamo in essere attraverso lo stanziamento di 350 milioni una rete capillare di centri di competenze e trasferimento tecnologico in maniera tale che le aziende possano esprimere le loro esigenze e vedere soluzioni pratiche applicate venire aiutate nell'implementazione di questa soluzione".Per assicurare la competitività del sistema delle piccole e medie imprese, osserva il ministro, le aziende devono liberarsi dai timori legati all'adozione di nuove tecnologie, come ad esempio l'intelligenza artificiale, per giungere ad un'innovazione che sia in un certo senso "democratica"."Mind - prosegue il viceministro - è una di quelle eccellenze che aiutano a far capire come in Italia esista un ecosistema fatto di innovazione, di produzione e di ricerca e quindi non siano soltanto le classiche filiere tradizionali della moda, del fashion, del furniture, che sono assolutamente utilissime ma abbiamo anche accanto questa eccellenza nell'ambito del pharma, abbiamo il manufacturing, abbiamo un Paese che si colloca ai primi posti nelle catene del valore per produzione ed eccellenza. Esempi come Mind servono a focalizzare e attirare nuovi investitori che vogliono insediarsi nel nostro territorio".Mind si candida ad essere un sistema di eccellenza nella gestione dei dati in particolare nelle filiere delle Scienze della vita e delle Città del futuro."Le sfide principali che dobbiamo affrontare sono innanzitutto quelle di rimettere un po' l'uomo al centro - afferma Fabrizio Grillo, presidente di Federated Innovation @Mind, - quindi non si parla solo di sviluppo di innovazione tecnologica ma si parla anche di un nuovo processo di educazione dell'individuo che parte innanzitutto dal mondo della formazione, quindi da quello delle scuole, da quello degli istituti specializzazione ad arrivare all'università e poi al mondo delle imprese"."L'Italia - prosegue Grillo - è al top per qualità di ricercatori, per qualità di scienziati ma poi ha difficoltà a trasformare questi elementi di ricerca in prodotti che vadano al grande pubblico. Questo nelle tante filiere, dal farmaceutico a quello delle costruzioni a quello della gestione dei dati o quello della circolarità del green tech, del Verde. Allora ecosistemi come Mind devono porsi proprio l'obiettivo di incentivare e sviluppare nuove progettualità che partono dall'early stage e quindi dalla ricerca di base fino ad arrivare alla ricerca applicata. Su questo la collaborazione col governo attraverso anche i fondi la rete e l'educazione la cultura del Piano Nazionale di ripresa resilienza sarà fondamentale".