Gb, approvata legge per espulsione richiedenti asilo in Ruanda

2024-04-23 87

Londra, 23 apr. (askanews) - Il Parlamento britannico ha approvato nella notte il controverso disegno di legge che prevede l'espulsione in Ruanda dei richiedenti asilo entrati illegalmente nel Regno Unito, dopo un'interminabile battaglia tra la Camera alta, riluttante ad accettare questo testo divisivo, e la Camera bassa. Annunciato due anni fa dal governo conservatore di Sunak e presentato come una misura faro della sua politica di lotta all'immigrazione clandestina, questo progetto mira a inviare i richiedenti asilo in Ruanda - da qualunque parte provengano - che siano entrati illegalmente nel Regno Unito, in particolare attraverso i gommoni nella Manica.Sostenuto da un nuovo trattato tra Londra e Kigali che prevede il pagamento di ingenti somme al Ruanda in cambio dell'accoglienza dei migranti, il testo discusso in Parlamento mira a rispondere alle conclusioni della Corte Suprema, che lo scorso anno aveva ritenuto illegale il progetto iniziale. In particolare, il testo definisce il Ruanda un paese terzo sicuro. Tuttavia, se il Ruanda si presenta come uno dei Paesi più stabili del continente africano, il suo presidente Paul Kagame è accusato di governare in un clima di paura, soffocando il dissenso e la libertà di espressione.La Camera dei Lord, dove i conservatori non hanno la maggioranza, ha ritardato l'adozione definitiva del testo rinviandolo costantemente alla Camera dei Comuni con emendamenti, che sono stati poi sistematicamente respinti dai deputati. Una manovra dilatoria conosciuta come "ping-pong parlamentare".Per il primo ministro britannico Sunak "L'approvazione" del disegno di legge "non è solo un passo avanti, ma un cambiamento fondamentale nell'equazione globale sulla migrazione".Due alti commissari delle Nazioni Unite, Filippo Grandi e Volker Turk hanno già chiesto al Regno Unito di riconsiderare il progetto perchè questa politica avrà un impatto dannoso sulla protezione dei rifugiati e sui diritti umani in tutto il mondo.