Roma, lo Stadio dei Marmi si rifà il look per ospitare il ritorno di Marcell Jacobs (e gli Europei di atletica)

2024-04-20 2,278

«Questo sta dio è bellissimo. Io l'ho visto ancora non rifatto, quindi è la prima volta che entriamo nello stadio nuovo». A parlare, appena finito l’allenamento sotto al sole di aprile nel rinnovato Stadio dei Marmi, è Vladimir Aceti,  classe 1998, velocista azzurro olimpico della staffetta 4x400 metri e campione europeo under 20, nel 2017.

Adesso, nello storico impianto inaugurato nel 1932 e dedicato nel 2014 a Pietro Mennea, sono terminati i lavori di riqualificazione da parte di Sport e Salute, iniziati nel giugno scorso per quanto riguarda il prato, e a novembre, per la pista. Un tartan di colore diverso, non più rosso, ma di un grigio ardesia: «Molto bella la pista – commenta Aceti - è della “Mondo” (multinazionale italiana specializzata in superfici, pavimentazioni, attrezzature sportive, ndr.), una delle migliori che ci sia. Insieme agli altri atleti l’abbiamo provata, e sarà identica a quella che ci sarà nello Stadio Olimpico. Ci stiamo preparando per obiettivi molto importanti».

Lo Stadio dei Marmi, il 18 maggio ospiterà il primo grande e prestigioso evento, il Roma Sprint Festival, dove correrà i 100 metri anche Marcell Jacobs. Successivamente l’impianto sarà una delle tre “warm-up area” (le zone per i riscaldamenti degli atleti) durante lo svolgimento degli Europei di Atletica leggera, dal 7 al 12 giugno, qui a Roma.

In questi giorni oltre gli sportivi azzurri, anche operai e restauratori sono all’opera ultimando i lavori di stucco e ripulitura delle sedute in marmo, che accolgono oltre 5mila spettatori, e delle 60 imponenti e ora candide statue, rappresentati le diverse discipline olimpiche: «Allenarsi con tutte le statue attorno è cento volte meglio. Secondo me – conclude Aceti -, come tanti altri nazionali pensano, è lo stadio più bello del mondo. È unico». Nei giorni scorsi invece lo Stadio dei Marmi ha ospitato un emozionante incontro fra Livio Berruti, oro olimpico nel 1960 a Roma sui 200, e la staffetta azzurra 4x100 che ai Giochi di Parigi cercherà la conferma dello storico oro olimpico conquistato a Tokyo.