Bruxelles, 4 apr. (askanews) - "L'Italia non ha Patriot", i missili antiaerei di cui ha tanto bisogno l'Ucraina per difendersi dagli attacchi missilistici russi, ma "noi continuiamo a sostenere in tutti i modi possibili l'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa a oggi a Bruxelles, a margine del Consiglio Nato-Ucraina al quartier generale dell'Alleanza atlantica. "Abbiamo firmato anche un memorandum di Monaco per sostenere la ricostruzione del sistema energetico ucraino, che è fondamentale per la sopravvivenza di quel Paese", ha aggiunto il ministro. Da parte italiana, insomma, c'è un "sostegno totale" a Kiev, con un ottavo pacchetto di aiuti, mentre nella Nato si sta discutendo del nuovo Fondo da 100 miliardi per la difesa ucraina che è stato proposto dal segretario generale Jens Stoltenberg."È chiaro - ha spiegato Tajani parlando delle richieste ucraine per i Patriot - che loro chiedono un sistema di difesa aerea perché garantisce la vita quotidiana dei cittadini, la possibilità di andare a scuola, la possibilità di andare a lavorare. Perché quando ci sono i missili russi che arrivano si blocca tutta la vita civile normale, per questo loro sono molto preoccupati".Comunque, ha proseguito il ministro, "noi continueremo a fare il possibile. Io mi auguro che anche il parlamento degli Stati Uniti possa decidere di sbloccare i finanziamenti, e quindi il sostegno forte, continuativo all'Ucraina"."Durante la prima giornata del G7 a Capri, dove si svolgerà la riunione" dei ministri degli Esteri "dal 17 al 19 di questo mese, affronteremo la questione alla presenza del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. L'affronteremo con grande impegno, mettendo al centro del dibattito l'emergenza che c'è in questo paese attaccato dalla Federazione Russa", ha annunciato Tajani.