Strade bloccate, scene di guerriglia urbana con uomini e ragazzini che lanciano bottiglie e oggetti contro le forze dell'ordine in assetto antisommossa. A Palermo le Vampe di San Giuseppe sono state occasione di gravi incidenti. Per gli scontri registrati in piazza Sant’Anna al Capo, alla Kalsa, a Ballarò e all’Albergheria, la polizia ha identificato 25 persone, 18 dei quali (di cui 14 minori) sono stati deferiti alle competenti autorità giudiziarie poiché ritenuti responsabili dei reati di danneggiamento aggravato, getto pericoloso di cose, incendio, resistenza, accensione di fuochi pirotecnici, accensione di bombe carta e petardi. Il monitoraggio investigativo ha restituito un quadro allarmante delle condotte degli indagati, i quali sono risultati essere organizzati in modo quasi militare, in previsione di possibili scontri con le forze dell’ordine: dalle immagini è stato possibile, infatti, notare una rigida divisione dei ruoli tra chi era destinato a lanciare sassi, bottiglie ed oggetti contundenti, chi aveva il compito di accendere le vampe con bottiglie piene di liquido infiammabile e chi riforniva i facinorosi di bottiglie e sassi, trasportandole in motorino ed approvvigionando le prime linee degli scontri.
A conclusione degli scontri descritti, si registrava il ferimento di 3 poliziotti e 1 carabiniere, il danneggiamento di una volante della polizia di Stato, una Fiat Punto ed un’auto-radio dei carabinieri, un Iveco daily della guardia di finanza, tre mezzi dei vigili del fuoco e due mezzi della polizia municipale.