Roma, 26 mar. (askanews) - "L'obiettivo finale che noi abbiamo è quello della decarbonizzazione ed è il motivo principale dell'azione. Raggiungere gli obiettivi fissati al 2050 e i vari step previsti dall'Unione Europea e dagli accordi a livelli di COP, cito COP28, è quello, per gradi, di arrivare a decarbonizzare il fronte civile cito i fabbricati, il fronte dei veicoli, il fronte dell'agricoltura; sono i tre grandi settori di azione che dobbiamo portare avanti. Dall'altra parte, dobbiamo portare avanti le tante azioni di adattamento a quello che è un cambiamento epocale. Noi abbiamo la tropicalizzazione del clima, questa tropicalizzazione provoca conseguenze sull'acqua, sulle piogge; piove un quinto di giorni in meno all'anno, naturalmente, il quantitativo dell'acqua è sempre lo stesso, quindi necessita di una serie di razionalizzazione per raggiungere i nuovi equilibri. Nuovi equilibri che possiamo riassumere in sostenibilità, in giusta transizione, nella necessità di mettere a punto azioni giuridiche, onere del governo, onere dei tanti soggetti che partecipano al processo decisionale, azioni che devono portare le imprese, in senso lato, a modernizzare le loro attività di produzione, azioni che devono far percepire e rendere conto ai cittadini la necessità di essere equilibrati e di essere impegnati nella tutela di quello che è l'enorme patrimonio di biodiversità che al nostro Paese".Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, parlando a Roma a margine del convegno "La Just Transition del Sistema Italia. La transizione giusta per lo sviluppo del Terzo millennio".