Madrid, 14 mar. (askanews) - Il Congreso de los Diputados (la Camera, ndr) spagnolo ha approvato la legge di amnistia per gli indipendentisti catalani, il cui leader, Carles Puigdemont, sta già pensando di tornare in patria, dopo anni di esilio autoimposto in Belgio per evitare di essere perseguito dopo il referendum del 2017 e la dichiarazione d'indipendenza della Comunità autonoma. Il referendum era stato dichiarato inconstituzionale da Madrid e i leader politici indipendentisti condannati a pene di carcere per "sedizione", e successivamente indultati durante il primo mandato del premier socialista Pedro Sanchez."Voti espressi 350, favorevoli 178. Voti contrari 172, nessun astenuto. Di conseguenza, la proposta di Legge Organica per la normalizzazione istituzionale, politica e sociale della Catalogna è approvata" ha letto in aula Francina Armengol, Presidente del Congresso spagnolo.Dopo il risultato, si sono levati cori e applausi dai banchi dei partiti al governo, Psoe e Sumar (sinistra), e dei partiti indipendentisti. L'approvazione dell'amnistia è un momento chiave per il primo ministro Pedro Sanchez, poiché era una richiesta avanzata dai partiti separatisti in cambio del loro sostegno parlamentare per consentirgli di svolgere un nuovo mandato. Il provvedimento arriva sei settimane dopo che una precedente versione del disegno di legge era stata bocciata dai legislatori.Il testo sarà ora sottoposto al Senato, controllato dal Partito Popolare (PP), che si oppone fermamente alla misura e ha giurato di fare tutto il possibile per ritardarne l'approvazione prima che torni alla camera bassa per l'approvazione finale.Redatto dai socialisti al governo e da due partiti separatisti catalani, il testo è l'atto legislativo più controverso che il Parlamento abbia votato da quando Sanchez è salito al potere nel 2018.