Roma, 13 mar. (askanews) - Negli eventi di comunicazione pubblica la partecipazione di uomini e donne in qualità di referenti, esperti, moderatori denota una complessiva parità, ma si osserva ancora una prevalenza di uomini nel ruolo di esperti soprattutto negli eventi su temi di economia e politica e dove sia presente un solo esperto. A indicarlo i primi risultati del progetto "No Women No Panel - Senza donne non se ne parla", promosso dalla Rai su impulso della Commissione europea, per il monitoraggio della partecipazione equilibrata di donne e uomini nella comunicazione pubblica con l'obiettivo di favorire l'equilibrio di genere. I dati, presentati al Cnr, sono il frutto del monitoraggio condotto lo scorso anno su 2303 eventi di 25 tra le istituzioni - Regioni ed enti locali, accademie, università ed enti di ricerca - firmatarie dell'accordo con la Rai tra cui il Cnr che ha siglato un accordo di collaborazione scientifica con la Rai per offrire una misurazione concreta e oggettiva dei risultati del progetto. "Penso che oggi sia un evento molto importante e anche emozionante - ha dichiarato la presidente della Rai Marinella Soldi - perché si vedono i risultati. Sono più di 2000 eventi, più di 25 enti che ce li presentano e nel tempo sono cresciuti ulteriormente, ma questi sono i dati del 2023. I dati sono importanti perché ci aiutano ad avere consapevolezza della realtà che abbiamo e poi eventualmente scegliere di migliorarci. E ovviamente il ruolo di Rai in questo è molto importante, siamo un media di servizio pubblico, amplifichiamo i messaggi, dipingiamo l'immaginario collettivo per quello che diciamo e non diciamo, quello che facciamo vedere e quello che non facciamo vedere. È un momento davvero molto importante, una tappa da cui poi si va ulteriormente avanti".Per quanto riguarda il Cnr in particolare dal confronto tra i dati del 2022 e quelli del 2023 riferiti a un totale di 587 eventi si nota un aumento delle donne in qualità di esperte e di moderatrici. Complessivamente nei due anni si è raggiunta una sostanziale parità tra moderatori e referenti maschili e femminili, mentre c'è ancora uno scarto del 3% a favore degli esperti uomini."Il monitoraggio delle presenze, - dichiara la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza - sia come persone che ascoltano che come persone che partecipano come esperte ed esperti che poi parlano dei vari temi deve essere equilibrato su entrambi i sessi per una questione di parità e anche di equilibrio in generale per dare anche il senso alla società che quando c'è parità si lavora meglio, si è più aperti, si è anche più accoglienti verso la diversità. E la scienza e la cultura devono essere così".