Milano, 11 mar. (askanews) - Oltre 12.500 partecipanti, diecimila dei quali giovani e giovanissimi, hanno seguito in presenza e online le 151 iniziative del Social Innovation Campus 2024, l'iniziativa di Fondazione Triulza che si è svolta in Mind, il distretto dell'innovazione di Milano, il 28 e il 29 febbraio. Il successo dell'iniziativa conferma Il Campus di Fondazione Triulza come il più importante evento nazionale dedicato ai giovani e all'innovazione sociale."Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro" è stato il tema di questa quinta edizione sul quale ragazze e ragazzi di scuole superiori, universitari ricercatori, startupper si sono confrontati in momenti di dibattito, co-progettazione, e co-design insieme con i rappresentanti di università, imprese profit e non profit, cooperative e istituzioni."Siamo partiti da una intuizione: i giovani talenti sono interessati al sociale, anche quelli che si occupano di tecnologie. Ma è poi vero? - racconta il direttore di Fondazione Triulza, Chiara Pennasi - La risposta che posso dare dopo queste due giornate è: assolutamente sì. Ed è proprio questa attenzione al sociale alla sostenibilità, forse, il ponte che si sta creando tra il sistema delle imprese e sistema dei giovani che finiscono i loro percorsi di studio e entrano nel mondo del lavoro. Qui abbiamo visto lavorare insieme e esperti del mondo del sistema delle imprese, delle piccole imprese, della cooperazione e il mondo corporate e gli studenti delle superiori: i primi chiedevano come costruire i progetti, i ragazzi mettevano le loro idee, basate proprio sui valori del sociale e della sostenibilità. Credo che nel futuro sempre di più le imprese dovranno dialogare sui temi della sostenibilità e dell'inclusione per attrarre i migliori talenti"."I giovani hanno competenza, entusiasmo e capacità. Bisogna creare luoghi, come questo del SI Campus che è un luogo importante, in cui si possa 'convergere' - aggiunge Marco Menni, vicepresidente nazionale di Confcooperative che ha partecipato ai pane e ai lavori del Campus - E' un momento straordinario, questo, nel nostro Paese,di 'divergenze'. Anche i giovani hanno idee, ma non trovano un equilibrio di gestione con altri, hanno mille pensieri ma vanno poi messi a terra. Qui è invece un luogo in cui le divergenze cominciato a convergere. E i giovani su questo hanno grandi capacità e bisogna dare loro occasioni come queste su tutto il territorio nazionale".Il campus si è svolto come ogni anno in Mind, uno dei pochi distretti tecnologici e di innovazione a livello internazionale di innovazione, con un dinamico cluster di innovazione sociale. "Mind, il Milano Innovation District, 'è' il luogo pensato per i giovani - dice Igor De Biasio, amministratore delegato di Arexpo, la società promotrice originale e referente pubblico del progetto Mind - Qui abbiamo già, tra gli altri, i giovani ricercatori dello Human Technopole; arriverà tra qualche anno l'Università Statale di Milano con nove Facoltà e 20 mila studenti e ricercatori. Quindi è il luogo pensato per i giovi dove si costruisce il futuro del nostro Paese"."Ho portato i ragazzi al Campus innanzitutto per consentire loro di vivere una esperienza immersiva, unica come modalità didattica, alla quale in Italia non siamo abituati", commenta Miriam Pacciano, insegnante all' Istituto Tecnico Economico "Agostino Bassi" di Lodi. "Credo che portare i ragazzi al Campus possa essere davvero un occasione di crescita e formazione e possa rappresentare per loro l'occasione di capire cosa vogliono dal loro futuro lavorativo", aggiunge Valentina Grifò, insegnante all' ITSCG "Primo Levi" di Seregno.Al termine della due giorni di lavori sono stati premiati i progetti vincitori del Contest Social Tech riservato a 20 cooperative e startup sociali innovative di tutta Italia e degli hackaton lanciati dalle imprese ai team dei diversi istituti.